La nostra storia
L’isola di Skye
Famosa per la sua incontaminata bellezza naturale, Skye possiede una costa talmente frastagliata che qualunque punto dell’isola non dista più di 5 o 6 miglia dal mare.
Abitata sin dai tempi antichi dal Clan MacLeod, discendenti del famoso vichingo Olaf il Nerom, l’isola di Skye ospitò nel 1746 Bonnie Prince Charlie, che vi si rifugiò durante la guerra contro gli inglesi. Per l’aiuto prestato al Principe, i MacLeod ottennero in feudo l’isola di Lewis. Oggigiorno la sua unica distilleria usa ancora l’acqua di un ruscello, per produrre il Talisker, whisky preferito dagli Scozzesi.
Clan MacLeod
Storie di fate, magia, avventure eroiche: sul castello di Dunvegan si narrano molte fiabe, sospese tra realtà e leggenda. Il castello sorge a poca distanza dell’omonimo villaggio di Dunvegan, sull’Isola di Skye, e fu fondato dal capostipite della famiglia McLeod nel 1200, per poi rimanere proprietà dello stesso Clan fino ai giorni nostri: l’attuale proprietario del castello è Hugh McLeod, trentesimo Clan Chief.
La reliquia più venerata dai MacLeod è la Fairy Flag, una striscia di stoffa color giallo pallido tutt’ora esposta all’interno del castello. La leggenda narra che essa fu donata dalle fate ai MacLeod in occasione della nascita di uno dei loro figli, e che abbia il potere di difendere il Clan dal pericolo della morte in battaglia, ma solo per tre volte. Ed in effetti, fu così.
Un’altra leggenda fa risalire il ritrovamento della Fairy Flag ai tempi delle Crociate: il mitico stendardo sarebbe stato portato da il re norvegese, Aroldo lo Spietato, e antenato del clan, di ritorno da una crociata e gli si attribuiscono poteri miracolosi. Il problema è che le crociate iniziarono quando Aroldo lo Spietato era morto da un pezzo! Molti esperti che hanno analizzato il pezzo di stoffa, lo datano tra il 4° e il 7° secolo d.C, ed affermano che si tratti di seta proveniente dal Medio Oriente. Forse la reliquia di un vestito di un santo? O lo stendardo dello stesso Re Harold?
Un altro reperto molto caro alla famiglia dei MacLeod è il Corno di Toro, dal quale ogni erede deve bere un sorso di vino rosso. Si racconta che il terzo capo clan, Malcom MacLeod, mentre tornava a casa dopo una piacevole avventura con una signora sposata, fosse stato assalito da un toro, che riuscì comunque a uccidere con un semplice coltello. Come “souvenir” della sua avventura si prese un corno della bestia e fece anche mettere un toro nello stemma del Clan, tutt’ora visibile nel cimiero del blasone famigliare.